"Una rosa non potrà mai essere un lillà! Ascolta, Oscar, non potrai mai cancellare  di essere nata donna!"


Lady Oscar ( Versailles no bara,lett. ''Le Rose di Versailles'') , è un manga di Riyoko Ikeda,trasportato poi in seguito come anime,trasmesso nel 1982 con lo stesso titolo,successivamente nel 1990 mutato in (Una spada per Lady Oscar)

Diversamente dalla versione anime,nel manga la protagonista femminile è la regina Maria Antonietta e non Oscar François de Jarjayes, e Andrè Grandier non è il protagonista maschile.Incredibilmente egli diventeranno gli antagonisti della regina,proprio perché Oscar,scoprendosi anch'essa innamorata di Andrè,lascerà Maria Antonietta per schierarsi tra le fila del popolo con il suo amato.

 

 


Biografia di Oscar

Oscar è una donna che,per volontà del padre,sin da bambina,fino ad arrivare all'età adulta,agisce e pensa come un uomo.Già a quattordici anni diventa capitano delle guardie reali,sempre sotto la giuristizione e severo occhio vigile del padre.Proprio quest'ultimo,fin da bambina le affianca un certo Andrè Grandier,popolano che si innamora di lei in gran segreto.

In seguito ai servizi a corte e al suo grande impegno,Oscar diventerà a gli occhi della sovrana una vera e propria amica.

Il suo cambio vero e proprio,che la porterà ad odiare con tutto il suo cuore la sua parte femminile e quando il suo amore non corrisposto per il conte Hans Axel von Fersen (presunto amante della regina) la porterà a lasciare il suo ruolo primario per tornare al comando dei soldati della guardia.Il trasferimento sarà frutto di una sofferta decisione personale di rinnegare la propria parte femminile,proprio quel suo lato naturale che tanto la fece soffrire per il conte di Fersen.

Durante il suo mandato come comandante,Oscar di mostrava sempre fiera e spavalda,intenta a non far trasparire nessuna emozione femminile,anche se la classe e la grazia nei movimenti la distinguevano sempre da chiunque,proprio in questi momenti più duri della sua vita,Oscar farà un discorso importante ad Andrè,pregandolo di lasciare le sue mansioni e i suoi servigi,dal momento che ora lei era fuori dai canoni femminili standard e che poteva benissimo badare a se stessa senza problemi,che porterà al giovane soldato una vera e propria fitta al cuore,non tanto per l'occhio perso in battaglia per salvarle la vita,ma per i sentimenti che egli provava e prova fortemente per la bella comandante.Quando Andrè fece il famoso discorso della Rosa e del Lillà,Oscar si scagliò contro Andrè,colpendolo al volto con uno schiaffo,venendo successivamente presa per i polsi,e scagliata sul letto,venendo furiosamente privata dei suoi vestiti.

In quell'instante tutto si fermava,gli occhi terrorizzati di Oscar celavano la vera natura femminile,tutte le sue debolezze e paure ritornavano furiosamente a galla,in quel mare di paura e di inaspettato stupore,proprio da Andrè per giunta...alla sua frase:Che cosa vorresti fare ora?

Andrè capendo la situazione, rivolgendole delle scuse, si allontana, dicendole che una rosa resterà sempre una rosa e non potrà mai essere un lillà. Per non abbandonarla, André si arruola nei soldati della guardia.

 


Una donna indossa le sue lacrime come gioielli.


L'estremo gesto e la presa della Bastiglia.

I problemi personali di Oscar e Andrè erano solamente la punta dell'iceberg possiamo dire,perché proprio in quegli anni,il popolo Francese iniziava ad agitarsi in massa,carestia e malessere correvano lungo le strade di Parigi e non solo,portando voci di malsani tentativi di rappresaglia,dapprima solamente cortei e proteste per le tasse sul pane e sui viveri,successivamente un vero e proprio attacco di massa contro la monarchia di Re Luigi XVI,reo di non aver fatto ritirare le proprie truppe impegnate a caricare i protestanti,per poi successivamente essere totalmente incolpato di lucrare sulla Nazione intera solamente per i propri benefici di corte.

I tumulti veri e propri iniziarono il 13 Luglio del 1789,quando la folla inferocita,prese di mira gli ingressi che portavano alla capitale,bruciandoli senza pietà,creando momenti di vero e puro panico generale,mentre i soldati della corte imperiale presidiavano il perimetro attorno alla capitale,possiamo notare che molti di loro erano a favore del popolo,che in successivo momento lotteranno proprio con il popolo,rivoltandosi contro la propria monarchia.

In seguito a saccheggiamenti vari e disordini vari,gli elettori della capitale si riunirono al Municipio di Parigi,e decisero di instaurare una milizia cittadina composta da borghesi,che garantisse il mantenimento dell'ordine e la difesa dei diritti costituzionali.Ogni miliziano avrebbe indossato una coccarda con i colori della città di Parigi (blu e rosso) come distintivo ufficiale della Milizia.

Ora l'ultimo tassello,la milizia ed il popolo avevano bisogno di armi e munizioni per combattere una volta per tutte la monarchia tiranna.

14 Luglio:La mattina di Martedi' 14 Luglio,gli insorti in gran massa attaccarono l Hotel des Invalides,con l'obiettivo primario di impadronirsi di armi,e fu un grande colpo in effetti,i ribelli riuscirono a prendere 28mila fucili e cannoni,ma non trovarono la polvere da sparo.Per impadronirsi della polvere,decisero di attaccare la prigione fortezza della Bastiglia (vista dal popolo come simbolo del potere monarchico)

 

                                          LADY OSCAR COME PIERRE AUGUSTIN HULIN

Figura storica Francese dove la quale la famosa autrice Riyoko Ikeda prese spunto per creare Lady Oscar (in figura femminile) I destini però non furono uguali,mentre il conte Hulin riusci' a far arrendere il governatore Bernard Renè Jourdan de Launay,costringendolo alla resa ma non al linciaggio della folla inferocita,Oscar trovò la morte nel famoso gesto di fuoco dei cannoni che spararono al suo comando,come per Andrè,colpito a morte da un proiettile vagante,Oscar venne presa di mira dalle guardie che,sotto ordine del governatore stesso,diedero fuoco alle loro baionette,colpendo a morte il comandante dei ribelli,lasciandola morente mentre la Bastiglia veniva invasa dagli insorti ed occupata in seguito,mandando un forte segnale di disappunto al Re Luigi XVI,reo di aver mandato l'ordine di fuoco contro il proprio popolo.